Quando Milano divenne capitale dell’impero d’Occidente, l’impianto urbanistico venne adeguato al nuovo ruolo della città con la costruzione di grandiosi monumenti che ne modificarono notevolmente l’assetto. Da qui la volontà e la necessità di proteggere con un rinnovato sistema di difesa la nuova capitale con operazioni di estensione della superficie urbana e di riqualificazione degli spazi.
Le porzioni delle mura tardoromane finora messe in luce (via Monte Napoleone, via Manzoni, via dell’Orso, corso Magenta) presentano possenti fondazioni in ciottoli di fiume legati da malta molto tenace, mista a frammenti di laterizi, mentre l’alzato, con nucleo in ciottoli e malta, possiede un paramento in mattoni interi o spezzati, legati da malta, talvolta impiegando elementi in pietra recuperati da monumenti più antichi. Nella parte occidentale della città un unico progetto urbanistico integrò le strutture del circo con le nuove mura e le loro torri. Il nuovo tratto di cortina muraria eretto a protezione del circo e del palatium venne venne dotato di torri poligonali e quadrate. L’allargamento del limite urbano in questa zona occupò terreni prima destinati a residenze private. Le mura circondavano il circo per tutta la sua lunghezza, fino a innestarsi nel suo tratto curvilineo, che venne così a svolgere anche funzione difensiva. Se in alcuni tratti la cortina muraria più antica venne mantenuta in uso (come nel caso della torre di largo Carrobbio), in altri punti il circuito più antico venne “raddoppiato”. Infatti nel settore nordorientale della città l’allargamento delle mura seguì l’orientamento delle strutture difensive (mura e fossati) della fine del I secolo a.C., proteggendo un intero quartiere extraurbano sviluppatosi nei pressi della porta Orientalis. I recenti scavi in piazza Meda hanno documentato che tra la fine del III e il IV secolo d.C. quest’area, a destinazione prevalentemente artigianale, venne rinnovata con la costruzione di edifici residenziali, provvisti di botteghe con affaccio sulla strada. In questa nuova parte della città trovarono posto anche le monumentali terme “Erculee”.