Il Civico Museo Archeologico è l’imprescindibile punto di partenza di ogni percorso alla scoperta di Milano romana, situato in prossimità delle principali testimonianze archeologiche in quello che fu uno dei luoghi cruciali della città antica. Museo nel museo, accoglie esso stesso i resti di tre edifici appartenenti a tre differenti complessi monumentali: la cinta muraria e il circo di età massimianea (III-IV secolo d.C.) e una domus più antica, in uso fra il I e il III secolo d.C. Straordinariamente conservate in altezza per oltre dieci metri, le due torri appartenenti alle mura e al circo offrono la suggestione di uno scorcio che si è mantenuto pressochè intatto, superando le trasformazioni occorse in quasi duemila anni.
Il nucleo storico del museo, infatti, sorge negli spazi dell’ex Monastero Maggiore, le cui origini risalgono all’età altomedievale (VIII secolo d.C.), quando in prossimità delle mura venne eretto un monastero benedettino che sfruttò la torre del circo come campanile per la sua chiesa e che, qualche secolo dopo, trasformò in cappella la torre poligonale delle vecchie fortificazioni.
Accanto alle splendide collezioni che permettono di ammirare, a Milano, l’arte degli Etruschi e di raffinati produttori di ceramica della Grecia e dell’Italia meridionale, i reperti delle campagne di scavo di una missione italiana a Cesarea Marittima in Israele e, spingendosi ancora più a oriente, le affascinanti sculture del Gandhara, vi è la sezione “Milano antica”.
La sezione “Milano antica” offre un percorso cronologico e tematico attraverso le principali tappe dello sviluppo della città dall’insediamento della tribù celtica degli Insubri (V secolo a.C.) sino al trasferimento della corte imperiale a Ravenna (V secolo d.C.), passando per il glorioso secolo in cui Mediolanum fu capitale dell’impero romano.
Colossali o delicate sculture che rappresentano i potenti dell’impero romano e i personaggi più in vista della città oppure che danno fattezze umane alle loro divinità e ai loro eroi, veicolando il sistema di valori e di credenze dei nostri antenati, ritratti di gente comune – commercianti, tessitori, calzolai, insegnanti – sufficientemente ricca da potersi permettere un bel monumento che ne tramandasse l’identità e la storia alle future generazioni, decorazioni architettoniche di grandiosi edifici pubblici la cui collocazione e il cui aspetto sono ancora da scoprire, oggetti di vita quotidiana che testimoniano il benessere della città, la raffinatezza delle produzioni locali e l’ampiezza degli scambi commerciali nel Mediterraneo.
Il viaggio nella storia termina con i Goti e i Longobardi nella sezione Altomedievale, che, accanto ai reperti della provincia di Milano, ospita i corredi funerari, ricchi di armi e gioielli, provenienti da importanti necropoli di area lombarda.
L’esperienza di visita al Museo, che offre un servizio di visite guidate, è arricchita grazie a una App dedicata e a strumenti multimediali e interattivi messi a disposizione sul posto e sul sito web.
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